Rieccoli i Mogwai, e nessuna intenzione di fermarsi: nel febbraio 2013 hanno pubblicato un EP, Les Revenants, contenente i brani appartenenti alla colonna sonora dell’omonima serie televisiva francese. Poi esce a gennaio 2014 Rave tapes, a quasi tre anni dal precedente LP Hardcore Will Never Die, But You Will. E ora, a dicembre, a meno di un anno di distanza, lanciano per etichetta PIAS un nuovo EP , Music Industry 3. Fitness Industry 1 (nel più classico degli stili promozionali targati Mogwai), contenente tre inediti e tre remixes di brani di Rave Tapes.
L’EP è dunque chiaramente diviso in due parti: la prima parte è annunciata da Teenage Exorcists, il pezzo di lancio e di grido, fatto quasi apposta per le radio, che piuttosto a sorpresa contiene la più pura e pulita traccia cantata che la rockband scozzese abbia mai composto, in uno stile lontano dal loro classico post-rock emozionale, e molto più vicino a un dinamicissimo rock serrato alla My Bloody Valentine.
History Day è invece un pezzo lento e strumentale, un ritorno alla composizione tanto cara a Braithwaithe e compagni, ma il più tradizionale pezzo alla Mogwai in questo EP è HMP Shaun William Ryder.
Sarebbe sbagliato considerare finito qui l’ascolto dell’EP, perché i tre remixes riservano intriganti sorprese: in particolare, il remix elettronico tiratissimo di Remurdered, a cura di Blanck Mass, il riadattamento di No Medicine for Regret a cura di Pye Corner, e sicuramente il remix di The Lord Is Out Of Control, per il quale si è scomodato nientemeno che Nils Frahm, il pianista tedesco oramai nel pieno dell’onda delle collaborazioni oltre-genere, con il rock e l’elettronica. La presenza di Frahm si sente eccome, nell’intro tutta di piano, e nei ri-arrangiamenti dove si avverte l’equilibrio prezioso dell’incontro fra la più importante e indiscussa band post-rock di questo decennio e un talentuoso pianista aperto a confini musicali estesi oltre la sua formazione classica. Non è insomma un remix ma una riscrittura della canzone, una sorta di collaborazione a posteriori su un brano già di suo bellissimo.
Con questo nuovo bagaglio di pezzi da aggiungere al loro già ricchissimo repertorio, i Mogwai si preparano alle prossime date del tour, che ha già visto ad ottobre spaziare per tutta Europa, da Germania a Francia e Inghilterra, e in novembre li ha visti migrare in Sud America, tra Cile e Argentina. Certo, questi pezzi non cambieranno quella che è la storia della band …
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autore: Francesco Postiglione