Profusione è un collettivo romano che, quest’anno, sancisce vent’anni di militanza, alla continua ricerca di uno stile che dia sempre la sensazione di impattare qualcosa che esuli dall’ordinario. 80 stagioni sul fronte non sono roba da poco e la molteplice esperienza macinata sui palchi li ha portati a consolidarsi nel panorama underground capitolino. Oggi tocca a “Metabolizzare” riaffondare quel graffio distintivo, a distanza di tre anni da “Nessuna rivoluzione in arrivo”. All’entrata, sfila la title-track, dai connotati vistosamente grunge e rabbia a …profusione, per iniettare la giusta benzina dell’invettiva, alternando scariche di el-guitar a pause mai del tutto dome. Sebbene, “Immobile” è titolo che non si addice al combo, l’incedere aerobico del brano si forgia con una linea di basso-chitarra che rimanda, in particolare all’inizio, alla meravigliosa “Wow” dei Snow Patrol : però la band innesta, poi, la quarta per schizzar via con dosaggi nervosi personalissimi. Quando si giunge alla cover di Mina “L’importante è finire”, immaginiamo già il plauso della Tigre di Cremona per averla rivisitata con quella efferata energia che modernizza non poco il brano in salsa rock-noise.
Nonostante in un ventennio 4 demo e 2 full-lenght possano sembrare pochi, invece è la tangibile riprova di come i Profusione elaborino i loro progetti con ragionato equilibrio e curandoli al meglio, evitando di uscire con releases solo per apparire con contenuti vacui e sterili.
Un’intro psichedelico pulsante caratterizza l’inizio di “Come scivolare” ma cambia presto faccia con fragori rock-grunge, massicci e coesi, testimoniando come l’espressività coriacea del combo è di notevole tecnica. Invece, incalzante e tormentosa, “Fottuti e felici” sfiora stilemi punk-rock, in cui gli anatemi vomitati con voce roca dal singer Fabrizio Sola sono compatti e credibili, senza nulla invidiare ai grandi frontman internazionali. L’estraniante indie-noise di “Assalto alla mela (wellcome to reality)” chiude l’opera in chiave strumentale, “disturbata” solo da frasi semi-surreali inserite qua e là, volte a decretare un effetto paranoico.
Riassumendo: “Metabolizzare” ha ulteriormente confermato il particolare modus-operandi della band, immolandoli sulla speciale vetta della coerenza, rafforzando l’imprescindibile “credo” del passato. Da qui, un crescente pubblico li saprà apprezzare molto presto, in quanto la gente sa fiutare dove c’è del buono ed un’espressione diretta, senza giri di parole: conviene, quindi…metabolizzare questa bella energia a…. Profusione.
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autore: Max Casali