Arrivano come una furia allegra e piombano in sette sul Forum di Assago, pieno (non stracolmo) per un pubblico che ha solo voglia di divertirsi. E che sarà accontentato pienamente.
I Kasabian portano in tour il nuovo album For Crying Out Loud, probabilmente il loro disco più bello insieme a Velociraptor di qualche anno fa. E’ l’occasione giusta per il pubblico per vederli nella miglior forma, dato l’alto livello del nuovo disco e la possibilità, per Pizzorno e compagni, di poter giocarsi le hit migliori dei precedenti 5 dischi.
E così sarà fatto: si parte con I’ll ray, potente e dinamica canzone dell’ultimo album, seguita dalla divertentissima God Bless the Acid House, si prosegue con un tuffo all’indietro, da West Ryder suonano Underdog, e poi la prima chicca; Eez-eh, la quasi dance che viene dal loro disco più anomalo, 48:13. Siamo alla quarta canzone e tutti ballano divertiti, e Tom Meighan ne approfitta per intonare, sulla base disco, Around the World dei Daftpunk, capolavoro del genere.
La batteria di Ian Matthews, il basso di Jay Mehler e la tastiera e gli effetti di Christopher Karloff funzionano perfettamente da supporto per le scorribande ritmiche e anche atletiche di Sergio Pizzorno, dell’altro chitarrista Chris Edwards e del cantante Tom. Ma il vero leader e intrattenitore si vede dalle prime canzoni: è lui, Sergio Pizzorno, che peraltro ne approfitta non poco qui a Milano per rivendersi le sue origini italiane e accattivarsi il pubblico ammiccando all’amore per l’Italia: “Mi fate sentire a casa”, dice, in italiano originale, ottenendo il boato del pubblico.
Poi continuerà per tutta la serata a suonare, a fare la seconda voce (spesso diventa la prima) e a ballare, muoversi ai confini del pubblico, fino a Treat, dove inneggia il suo quasi rap scendendo fra il pubblico e improvvisando con le prime file un vero e proprio karaoke. Con Treat siamo a metà concerto: c’era stato il tempo intanto per sparare delle vere e proprie cannonate come Shoot the Runner, Days are Forgotten e soprattutto il singolo più famoso del nuovo disco, quella You’re in Love with a Psycho che ha spopolato di brutto in tutta Europa. Il concerto diventa però subito più duro, più rock, con Wasted, sempre dal nuovo disco, e poi con Man of Simple Pleasures i Kasabian si prendono, dal punto di vista del ritmo, la prima delle uniche due pause di una setlist tiratissima e suonata con una potenza micidiale, come se ogni canzone fosse l’ultima della loro serata. Club foot e Re-wired sono altri due pezzi storici suonati alla grandissima, poi c’è appunto Treat, la più convolgente, e la stupenda Comeback Child da Velociraptor. Il concerto si conclude con Stevie, da 48:13, e immancabilmente con LSF, il loro primo singolo di successo, cantato con tutto il pubblico.
Fino a qui 15 pezzi, il concerto sarebbe già stupendo per potenza sonora e ritmica, per coinvolgimento del pubblico, per le abilità da teatranti di Pizzorno e Meighan (forse ad oggi i migliori tra i frontman moderni delle nuove band rock) ma ovviamente tutto il pubblico italiano aspetta ancora una canzone: ed ecco che dopo la pausa, arriva il bis con quella canzone, quella Goodbye Kiss, suonata in acustico, che Pizzorno ha dichiarato tempo fa di essere stanco di suonare, ma che sarà per loro probabilmente sempre una condanna, visto che è forse l’unica canzone romantica famosa dei Kasabian, di una bellezza indiscutibile. Tutto il pubblico la canta con gli accendini e i cellulari, e mentre gli altri membri si riposano Pizzorno e Meighan nel duo acustico si divertono ancora una volta di più. Si finisce poi il pieno stile rock duro, con By My Side, Vlad the Impaler e Fire.
Alla scaletta mancherebbero ancora almeno Take Aim e Velociraptor, ma in realtà tante canzoni bellissime potevano ancora essere suonate. E tuttavia non si può dire che non abbiano saputo fare le giuste scelte, visto che hanno pescato in maniera quasi equa da tutti i dischi, hanno suonato tutti i singoli e pezzi famosi, e hanno lasciato spazio a quelle chicche importanti che colorano i concerti.
Uno spettacolo fantastico, un divertimento totale, un concerto non di quelli da esteti della musica (che sarebbero indignati per quanto si sente male dalle tribune del Forum), ma di quelli da andare a casa pogati e soddisfatti alla grande.
http://www.kasabian.co.uk/
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autore: Francesco Postiglione
SCALETTA
I’ll ray (the king)
God Bless the Acid House
Underdog
Eez-eh
Shoot the Runner
Days are forgotten
You’re in love with a Psycho
Wasted
Man of Simple Pleasures
Club Foot
Re-Wired
Treat
Comeback Child
Stevie
LSF
bis: goodbye Kiss acustica
By My Side
Vlad the Impaler
Fire