Che la New York degli anni Settanta/prima metà degli anni Ottanta sia stata un calderone bollente di fermenti controculturali, spirito do it yourself, invenzioni artistiche ed incroci multiculturali è risaputo, ma che in quella che è passata alla storia come la stagione musicale del punk-rock, dell’hip hop e della disco-music si agitasse in città anche una ricca scena latino-americana, forse questa, per quanto immaginabile, non è cosa altrettanto nota.
Ad illustrare il fenomeno, aggiungendo un ulteriore tassello al melting pot sonoro della Grande Mela, provvede l’ottima Strut Records con Salsa Explosion!, raccolta di 15 brani prodotti dalla Fania Records tra il 1968 e il 1985. Fondata nel 1964 dal flautista e compositore di origini dominicane Johnny Pacheco e dall’avvocato italo-americano Jerry Masucci, la Fania – attualmente dedita solo a ristampare il materiale in catalogo – capitalizzò al meglio sia la lezione di Dizzy Gillespie e la tradizione delle bands latin-jazz guidate negli anni Cinquanta da Machito, da Tito Puente e da Tito Rodriguez, sia la vivacità che nella metà degli anni Sessanta caratterizzava le comunità latine newyorchesi.
Fu così che Ray Barreto, Héctor Lavoe, Willie Colón, il Joe Cuba Sextet, Tito Puente, Celia Cruz, Louie Ramirez, Mongo Santamaria e Ralfi Pagan fecero risuonare i ritmi dei Caraibi, del Brasile, dell’Argentina e della Colombia – fusi con quelli del jazz e del funk – per le strade del Bronx e dell’Harlem ispanica.
Autore: Guido Gambacorta