Chi segue attentamente le vicende del indie rock internazionale, non mancherà di associare il nome di Jason Collett a quello dei Broken Social Scene, collettivo “aperto” canadese del quale è occasionale bassista/chitarrista. Per conto suo, Collett è un rispettato esponente musicale della natia Toronto, qui finalmente giunto al suo primo disco distribuito a livello internazionale. In “Motor Motel Love Songs”, in effetti, sono raccolti brani già apparsi nei suoi precedenti full-lenght realizzati solo in patria (“Chrome Reflection” e “Bitter Beauty”,ndr) oltre alcune composizioni nuove di zecca. Essendo, quindi, un egregio bignamino del percorso sin qui intrapreso da Collett, l’album fa chiaramente intendere come il nostro sia innamorato perso del folk-rock anni ’70. Nulla di male, dato che l’aura alquanto passatista della tracklist viene perfettamente bilanciata dall’ottimo songwriting dell’autore. Solo un cuore di pietra potrebbe mal giudicare le delicate armonie vocali dell’iniziale “Bitter Beauty”, trattenere il piedino al ritmo di “Tiny Ocean Of Tears” oppure non sognare ad occhi aperti, lasciandosi cullare dalla pedal steel che contraddistingue la languida “Gabe”. Un poco come dire che a casa nessuno di voi ha un vecchio e sgangherato paio di scarpe del quale non riesce a far a meno perché siete “sentimentalmente” legati ad esse e sono troppo comode. Altro che quelle orribili e fighe Nike Air di ultima generazione…
Autore: LucaMauro Assante