Chitarra, basso e batteria, maracas e voce: dalle acque limacciose del Tamigi, i Gallon Drunk. Vestito scuro d’obbligo e strumenti retrò come da tradizione, quella cara a Thee Hypnotics e Beasts of Bourbon. L’atmosfera un pò torbida dovuta all’ambiente fumoso, alle luci rosse e ai pochissimi noi che presenziamo è adeguata alle propensioni un pò exotiche dei nostri che le rivestono con quel senso di peccato originale da immaginario letterario e cinematografico che non dispiacerebbe neanche ai seguaci dei Tindersticks. Ma stasera suadenti e lente ballads periodo Bedlam son messe da parte dall’accolita di James Johnston che al crooning preferisce un alcoolico, cinico e rantolante rock ‘n’ roll dal loro repertorio più maledetto, quello dei primi album (You and The Night and The Music del ‘92 da cui prendono ‘Two Wings Mambo’ e ‘Some Fool’s Mess’ e From The Heart of Town del ’93 con ‘Jake on The Make’, ‘Arlington Road’ e ‘Push The Boat Up’). Buona parte della gioventù sonica cittadina è da Weatherall e Miss Kittin (tra poco li raggiungeremo) ma noi abbiamo preferito il vecchio culto, soprattutto se ad officiare è questo gran sacerdote, buon amico di Nick Cave che suona contemporaneamente la chitarra e un organo allucinato e poi ancora l’armonica e si contorce..suda..crolla…
Autore: A.Giulio Magliulo