Messe temporaneamente da parte le rigorose sperimentazioni all’insegna del suo personalissimo “dogma stilistico” (il “Personal Contract for the Composition Of Music” che, tra le altre cose, “vieta” l’uso di suoni pre-confezionati o campioni di composizioni altrui) e le sovra-strutture filosofico/politiche che avevano “avvinghiato” i suoi ultimi lavori, ecco a voi Matthew Herbert in versione deliziosamente pop.
“Scale” è una raccolta di canzoni, molte delle quali affidate alla dolcissima voce di Dani Siciliano, cariche di sfumature soul, impreziosite da archi e fiati (suonati da alcuni dei componenti della “big band” che accompagnò Herbert nell’ambizioso “Goodbye Swingtime” del 2003), sofisticate ma allo stesso tempo immediate, fresche e dall’irresistibile appeal.
Canzoni eleganti, in cui l’elettronica s’inserisce – quasi subdolamente – in trame sonore ricche, ma mai eccessivamente “barocche”. L’Herbert di “Scale” sembra ossessionato nel trovare il giusto equilibrio tra “forma” e “sostanza”. Spesso cade nell’errore di tendere eccessivamente verso la prima. In definitiva: un disco d’alta classe, dove però di tanto in tanto si registra una preoccupante “latitanza” di emozioni.
Autore: Daniele Lama