Il terzetto di Brooklyn è stata nominata vincitrice dell’ambito riconoscimento – modellato secondo il più celebre e longevo Mercury Prize – nella cerimonia-concerto tenutasi il 15 Novembre all’Avalon Theater di Los Angeles per l’album “Desperate Youth, Bloodthirsty Babes”, uscito a Giugno su Touch and Go negli States e su 4AD in Europa, aggiudicandosi anche un premio in denaro di 10mila $ presentato da XM Satellite Radio. I TV On The Radio hanno battuto la concorrenza di artisti come gli Eagles Of Death Metal di Josh Homme, Dizzee Rascal, il pianista Nelly McKay, Loretta Lynn, Killers, Franz Ferdinand, Streets, Air e Wilco. Tra i “listmakers” figuravano Ahmir “?uestlove” Thompson dei Roots – che si è complimentato con la band rivelando di averla votata –, Chris Carrabba, Dixie Chicks, Jim Jarmusch, John Mayer, Norah Jones e Serj Tankian dei System Of A Down.
“Non siamo i prossimi Damien Rice” ha detto Kyp Malone, alludendo al detentore del premio – in precedenza avevano vinto i N.E.R.D. nel 2002 e i Sigur Ros nel 2001. “Davvero, è un grande onore. Non ci aspettavamo di ricevere una nomination, figuriamoci di vincere. Nessuno di noi si aspettava che ciò accadesse, e siamo contenti di essere qui col premio tra le mani”. Nel set di 30 minuti eseguito in chiusura della serata-concerto, I TV On The Radio hanno suonato alcuni brani dell’album, tra cui ‘Dreams’ e ‘Staring at the Sun’. Proprio quest’ultimo brano, uscito anche come singolo e ancor prima nell’EP “Young Liars”, sembra rappresentare al meglio l’originalissimo mix di soul e new-wave che ha fatto conoscere per benino la band: tastiere, muri di chitarra e la voce un po’ gospel un po’ Peter Gabriel di Tunde Adebimpe. Gran bella roba davvero.
Pare però che la cerimonia di quest’anno non sia stata particolarmente entusiasmante. L’edizione 2004 ha visto l’esibizione di un numero di artisti pari a metà di quelli visti l’anno scorso, quando la cerimonia durò anche qualcosa come 5 ore. Alcuni artisti, come Wilco, Franz Ferdinand, Air e Loretta Lynn non si sono per nulla esibiti, e anche l’energia folle del garage-hip hop di Dizzee Rascal ha fallito nel tentativo di coinvolgere il pubblico, quando invece lo scorso anno si potè assistere a un’invettiva di Conor Oberst, frontman dei Bright Eyes, contro Clear Channel, mentre nel 2002 Iggy Pop e Hives offrirono, più che un concerto, una vera e propria performance. Appuntamento al 2005, quindi, ma con quali prospettive?
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