Due autentiche rarità del veterano pianista jazz americano saranno ripubblicate dalla Columbia/Legacy il 16 Agosto. “VSOP Live Under the Sky”, pubblicato originariamente nel 1979, è stato ristampato in CD ed espanso in un secondo CD con 10 brani inediti messi su nastro il 27 Luglio 1979 a Tokyo, mentre “The Piano”, album di studio, era prima disponibile solo in Giappone come edizione limitata, e apparirà peraltro per la prima volta in formato CD.
Nel primo dei due album Hancock è coadiuvato da Wayne Shorter, Ron Carter e Tony Williams (veri e propri habituè di Miles Davis negli anni precedenti), e dal trombettista Freddie Hubbard. Il quintetto esegue versioni dilatate di composizioni originali come ‘Tear Drops’, ‘Eye of the Hurricane’ e ‘Domo’, più ‘Pee Wee’ di Williams, brano questo risalente alla militanza con Davis, mentre il bonus CD contiene versioni più brevi di alcune selezioni del concerto tenuto il giorno precedente, più lo standard ‘Stella by Starlight’. Hancock ha anche scritto nuovi commenti per le liner notes. “The Piano” fu invece il primo disco solista al piano per Hancock. In esso figurano brani del periodo con Miles Davis come ‘On Green Dolphin Street’, ‘Someday My Prince Will Come In’ e ‘My Funny Valentine’, più 4 originali improvvisati: ‘Harvest Time’, ‘Sonrisa’, ‘Manhattan Island’ e ‘Blue Otani’, e altre 4 alternate takes inedite.
Hancock comincerà il 3 Febbraio 2005 un tour con la band Directions In Music, in cui militano il sassofonista Michael Brecker, il trombettista Roy Hargrove, il bassista John Patitucci e il batterista Brian Blade.
E’ uscito invece la settimana scorsa negli States – su Verve e per la prima volta in CD – “Soul on Top”, quello che viene considerato come l’album jazz del Godfather of Soul. Registrato nel 1969 con la Louie Bellson Orchestra, l’album uscì in origine su King Records. I 12 brani sono contraddistinti dagli arrangiamenti di Oliver Nelson e dal sax tenore di Maceo Parker Jr. – già bandmate di Brown. Guidata dal batterista della Duke Ellington Orchestra, la backing band di allora includeva pezzi grossi come il bassista Ray Brown ed Ernie Watts al sax alto.
Nelle liner notes originali del disco, scritte dal giornalista jazz Leonard Feather, Mr. Dynamite affermava: “nel cuore mi sono sempre sentito un jazz man. Quand’ero ragazzino, a Macon, Georgia, durante gli show amatoriali, andavo sul palco con le band che passavano per la città. E non ho mai dimenticato l’effetto che facevano su di me i suoni di quelle big bands”.
Sull’album, Brown esegue standard romantici come ‘That’s My Desire’ e ‘It’s Magic’, dà un tocco funky-jazz a ‘Your Cheating Heart’ di Hank Williams e si diverte in due sue grandi hit come ‘It’s a Man’s, Man’s, Man’s World’ e ‘Papa’s Got a Brand New Bag’, che ricevono il trattamento big-band jazz di Nelson. Il CD contiene anche una versione inedita di ‘There Was a Time’, hit di brown del 1968, scritta a quattro mani da Brown e Bud
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