La Mescal cala un tris di singoli. A pochi mesi dall’uscita degli album dei Lombroso (Lombroso), dei Perturbazione (“Canzoni allo specchio) e di Marco Parente (in uscita “Neve Ridens”), è arrivata l’ora dei singoli.
Siamo nel pieno della primavera, con l’estate ormai alle porte. Comincia uno strano scombussolamento degli ormoni, le ragazze cominciano a svestirsi e i ragazzi a vestirsi con le camicie bianche che-tanto-fanno-risaltare-l’-abbronzatura. Estate, poi, è anche sinonimo di tormentoni…e allora via le scommesse! I Perturbazione si prenotano per la campagna di una qualche compagnia telefonica con “Se mi scrivi” (il cui acronimo è? Sì, SMS). Canzoncina pop accompagnata dal video di Guido Chiesa e che ha come protagonisti Lucarelli e la Massironi. Noi continueremo a volervi bene, ma era proprio indispensabile? Gli vogliamo bene, comunque, anche per le B-side incluse in questo singolo. La struggente “Specchi d’acqua” (già inclusa nell’album “Canzoni allo specchio”), la bella cover del classico marleyano, “Waiting in vain” e per “Il campione e il perdente”.
Per i Lombroso, invece, l’estate porta alla mente i favolosi anni a cavallo tra i ’60 e i ‘70, e loro assecondano questa voglia retrò azzardando una cover di un classico di Battisti, “Insieme a te sto bene”. Ma la notizia è che non sfigurano affatto, anzi ne esce fuori una gran bella rivisitazione. Ad accompagnarli in questa avventura ci ha pensato un artista che di cover se ne intende. Special guest, infatti, era Morgan che li accompagnava al basso. Completano questi nove minuti due brani tratti dall’album “Lombroso”, “Io credo” e “Non è quello che vorrei” col suo refrain assai vintage.
A riportare tutti fuori dall’influenza delle stagioni ci ha pensato Marco Parente, influenzato piuttosto dal cinema, e in particolare niente poco di meno che dal grande Bergman. Il singolo infatti è “Il posto delle fragole”, titolo omonimo del film del regista svedese. In che genere è ascrivibile? Lasciamo la parola all’artista: samba artica. Sano e buon rock per chi scrive. Accompagnano questo singolo “Reperto ritrovato” (nel vero senso della parola, dato che la base è del ’94) e a concludere la strumentale “Altopiano parlante”.
Autore: Francesco Raiola