di Tate Taylor, con Emma Stone, Viola Davis, Octavia Spencer
Anche se non se ne parla molto spesso, il razzismo è purtroppo un problema praticamente di ogni Paese. Non ne è esente neanche la “grande” America, dove purtroppo in alcuni Stati soprattutto del Sud, c’è ancora una forte discriminazione, nonostante siamo già abbondantemente nel 2000. “The Help” parla proprio di questo e anche se è ambientato negli anni Sessanta, per certi versi il suo messaggio è ancora molto attuale.
Il film è tratto dal libro omonimo della scrittrice statunitense Kathryn Stockett, che è stato un best seller in ben 35 Paesi. Al centro della vicenda c’è Eugenia, detta “Skeeter”, una giovane anticonformista che si è laureata e sogna di diventare giornalista, a dispetto delle sue amiche ed ex compagne di liceo che sono tutte concentrate sulla ricerca di un marito e sulla vita familiare. Completati gli studi, Skeeter torna nella sua città natale, Jackson in Mississippi, un posto dove il razzismo è ancora fortemente radicato e dove a svolgere i lavori più umili sono praticamente soltanto i neri. La prima persona che Skeeter cerca tornata a casa è la sua vecchia governante, Constantine, una donna di colore che l’ha cresciuta dalla nascita; amaramente scopre da sua madre che è stata licenziata poiché troppo anziana e quindi oramai inservibile. La ragazza inizia a cercarla, entrando a contatto col mondo delle cameriere e delle donne di servizio nere, perennemente ghettizzate dai bianchi per cui lavorano e decide di dare voce alle loro vicende, raccontandole proprio in un libro destinato a scuotere la mentalità retrograda di Jackson.
A date volto a Skeeter è Emma Stone, giovane ma brava attrice, cui però “rubano” la scena le varie cameriere nere, ossia Viola Davis e Octavia Spencer, che ci regalano entrambe performance davvero perfette, tant’è che alla Davis è stata anche candidata all’Oscar. C’è anche Bryce Dallas Howard, qui nel ruolo, che le riesce benissimo, di un’amica della protagonista, super conformista e con la puzza sotto al naso. La regia è molto curata, veloce al punto giusto e lodevole è anche la fotografia. Nel complesso, anche se la tematica non è facile, il film ha la rara dote di essere godibile e allo stesso tempo di far riflettere.
Autore: Veronica S. Valli