“Se l’album, come forma d’arte, sta scomparendo, noi vogliamo fare un ultimo grande album”. Con queste parole Adam Duritz, frontman dei Counting Crows presenta l’uscita del loro ultimo lavoro Saturday Nights & Sunday Mornings (Geffen).
SNSM è un doppio album e viene 5 anni dopo Films About Ghosts (The Best Of…) e 6 dal loro ultimo album di inediti “Hard Candy”; ma è un doppio anche nella produzione. Mentre Saturday nights, infatti, è prodotto da Gil Norton (The Pixies, Foo Fighters), già al lavoro per Recovering the Satellites, e suona più incazzato e elettrico, Sunday morning è prodotto da Brian Deck (Modest Mouse e Iron & Wine) e suona più folk e acustico: “Non vi aspettate i Counting Crows unplugged. I grandi album folk dei sessanta e dei settanta come Tapestry di Carole King o Bridge Over Troubled Water di Simon & Garfunkel non erano unplugged. Erano album registrati in maniera innovativa e arrangiati in maniera creativa, con un sacco di strumenti elettrici. Cercavo qualcuno che potesse rendere una moderna versione elettrica di un album come quello, e con Brian l’ho trovato”.
Duritz ha ammesso che è venuto un momento in cui credeva che il suo cammino con la band fosse terminato, ma che mentre incideva quest’album si è dovuto ricredere, “queti ragazzi sono grandi musicisti”.
Saturday nights & Sunday Morning rappresenta l’ultimo capitolo di una storia cominciata nel ’93 con l’album d’esordio August and Everything After, e proseguita nel ’96 con Recovering the Satellites, nel ’99 con This Desert Life e nel 2002 con Hard Candy.
Autore: Francesco Raiola
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