“Nell’intimità” di Hanif Kureishi
Casa editrice: Bompiani
N. Pagine: 108
Anno pubblicazione: 2000
Prezzo: € 8,00
Jay e Susan stanno insieme da sei anni, hanno due figli e il loro è un rapporto come tanti altri, fatto di rinunce, di silenzi, di incomprensioni. Il loro è un rapporto che ha poco a che fare con l’amore, insomma. Evidentemente, ne sono consapevoli entrambi, ma è in una notte, una sola notte che Jay mette in discussione la sua vita e si pone finalmente qualche interrogativo. Questa, in estrema sintesi, la sinossi del romanzo di Kureishi: un libro breve, ma che non si lascia leggere tutto d’un fiato.
L’autore cede la parola al protagonista, che racconta apertamente di sé, dei suoi sentimenti e delle sue (mancate) aspirazioni. Eternamente sospeso tra la difficoltà di restare fedele e la necessità di tradire per placare la sua insofferenza, Jay sembra incarnare appieno lo stereotipo dell’uomo che – incapace di trovare un equilibrio con la sua compagna – trova rifugio altrove e si accontenta di innumerevoli scappatelle pur di non fermarsi a pensare. Probabilmente Jay riesce ad esprimere la sua concretezza solo durante quella notte che lo porterà verso una svolta decisiva e dalla quale sa di non poter tornare indietro.
Questo è un romanzo profondo, scritto in maniera molto articolata ed è sorprendentemente realistico nelle descrizioni e nelle rappresentazioni degli stati d’animo. Raro esempio di diario al maschile, costituisce una delle più interessanti prove narrative dei tempi moderni.
Prima di leggerlo, è bene accertarsi di avere le spalle abbastanza larghe per potersene difendere, perché questo libro può fare molto male, ma può anche accompagnare verso una sana e costruttiva riflessione.
Impossibile non immedesimarsi almeno in qualche passaggio, come è impossibile non restarne impressionati; è un libro che si ama o si odia, in entrambi i casi si metabolizza lentamente e resta inciso nella memoria.
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autrice: Flavia Vitale