E’ metà romana e metà siciliana, cantautrice di professione ed attrice, una piccola perla. Nel film “Tutti i santi giorni” (di Paolo Virzì) fa tutto da sola: attrice e colonna sonora; quale regista vorrebbe di più? Quando si tratta poi di soundtrack come “Birds“, non c’è proprio nulla da ridire. Perché “Birds” è davvero un gioiellino del cantautorato italiano, quel cantautorato che ha stancato, vista la mole di artisti sfornati nell’ultimo anno, ma che in quest’occasione ci fa davvero piacere ascoltare. Perché è particolare, pieno di emozioni al sapore di muffin al mattino, cioè la dolcezza più assoluta.
Thony ricorda Cat Power, molto, ed a stento si prosegue in questo album, perché quando si ascolta, per esempio, il capolavoro “Flowers Blossom” si rimane intrappolati nel suo campo gravitazionale. “Make me happier, make me happy” oppure “my love against your sorrow will heal all your scares, I swear”, citando parte del testo, sono la promessa perfetta, e non esiste finale migliore del violino che è come un pianto liberatorio. A parte questo, “Paper cup” è molto pop, di una melodia rasserenante e contagiosa, “Promises” ti accompagna con grazia nei suoi ritmi flessuosi, “Blue wolf ” è sognante nelle musiche, ma purtroppo poco consistente nell’ascolto. Quello di Thony è un cantautorato delicato e molto classico: non troverete spunti del nuovo cantautorato maledetto, ma tutt’altro, troverete il suo opposto. Una dolcezza blu ed un suono che riecheggia con serenità nel vostro cuore.
“Birds” è un album classico e per quanto classico è bello. E’ da ascoltare su un’altalena, col sole che tramonta, in un parco infinito; è anacronistico, perché va assaggiato pezzo per pezzo, con calma ed un pizzico di serenità; è, dopo tanto fumo negli occhi, finalmente un bel disco da scoprire ed ascoltare.
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autore: Alessandro Caiazzo