E’ un personaggio che non passa di certo inosservato il songwriter statunitense. Più che la sua notevole altezza, quello che lo contraddistingue è sicuramente la profonda voce baritonale. Di pari passo Daughn Gibson, al secolo Josh Martin, nell’arco di due dischi, l’esordio “All Hell” (2012) ed il recente “Me Moan”, si è andato costruendo un particolare tocco musicale che fa interagire il country e l’elettronica, così come la sperimentazione e la new wave. S
pecie nell’ultimo album, però, vi è stata una svolta verso canzoni realmente suonate ed orchestrate con tanto di batteria acustica, chitarre (imbracciate da John Baizley dei Baroness e Jim Elkington dei Brokeback), pedali, fiati, archi, organi e cornamuse. Un’evoluzione che adesso viene trasferita anche dal vivo, dimensione in cui Daughn Gibson si esibirà pure nel nostro paese per le seguenti date:
3/12 Planet Rock/Black Out, Roma
4/12 Tambourine, Seregno(Mi)
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