“C’è birra, tutto va bene” dice Pete, il contrabbassista capellone dei Sodastream dopo un ultimo controllo dei suoni. Si può partire.
Già dal secondo pezzo, “Brass lines” (dall’ultimo lavoro, “A Minor Revival”), s’intuisce che anche stasera i due ragazzi australiani (questa volta accompagnati da un batterista che se ne sta un po’ in disparte) mineranno ai nostri cuori, con le note gentili, scarne – ancora più scarne che su disco – delle loro ballate malinconiche, spesso semplicemente struggenti. “Chorus line” lascia senza fiato anche gli spettatori più rumorosi, che smettono di chiacchierare per farsi cullare dall’arpeggio di chitarra e dalla voce di Karl, che sembra sempre essere sul punto di spezzarsi in un pianto.
“Heaven on the ground” mi riporta alla mente il loro ultimo concerto da queste parti, al Pegaso di Torre del Greco, col pubblico seduto a terra e un’atmosfera magica e irripetibile.
In “Out” s’intrecciano la voce soave di Karl con quella quasi baritonale di Pete per declamare versi carichi di tristezza su una base apparentemente spensierata (…”I wish that it could be so cold / and despite your blue eyed warnings / I wanted to believe”…).
In scaletta c’è anche spazio per un inedito, “Reservations”, dolcissimo, in cui la controvoce di Pete si fa tanto delicata da sembrare un violoncello, per poi tornare spessa e tenebrosa nella successiva, bellissima, “Higher ground”. “Constant ships” chiude il set, col contrabbasso sfiorato con l’archetto, e il ritmo che si fa sempre più incalzante man mano che il cantato di Karl aumenta d’intensità. Il pubblico ne vorrebbe ancora, forse, ma per loro va bene così. Prendono in mano ciò che resta delle loro birre e scendono dal piccolo palco sorridenti.
A riscaldare questa gelida serata di dicembre c’aveva già pensato Inigo, un promettente giovane cantautore partenopeo, che con la sua band in versione unplugged aveva proposto, in apertura di serata, alcune delle sue pop song riarrangiate per l’occasione, e una splendida cover di “There’s a light that never goes out” degli Smiths ricompensata, ovviamente, dagli applausi e dai sorrisi del pubblico.
Autore: Daniele Lama / foto: Sole