Un lavoro ogni tre anni, questa la scadenza delle uscite dei dischi dei bresciani Edwood, che con “Godspeed” pubblicano il loro terzo lavoro.
Sempre fedele al pop meno scontato e ben strutturato, in quest’ultimo lavoro il quintetto lombardo si lascia andare allo shoegaze e ad un pop colto che ricalca abbastanza le vibrazioni dei Velvet Underground. Diversi i brani che hanno le chitarre vibranti come quelle di Lou Reed e Sterling Morrison, tra queste le nostre preferite sono “Meet someone else” e “The pianist”. Quest’ultima ha anche un tocco della più nobile ballata indie-pop.
A volte il sound deraglia, ma per fortuna in pochissime occasioni, come quelle tastiere esageratamente pompose di “Happy together”, in ogni caso nel complesso il brano non è niente male. Gli Edwood poi si rivelano anche algidi nel pop baritonale di “Crocodiles” e ammaliano con la conclusiva elettroacustica soave titletrack.
Autore: Vittorio Lannutti