Teardrop Sweetheart è il debutto sulla lunga distanza e arriva a due anni dalla partecipazione alla compilation Alphabet-Singles-Series di Tomlab per Ashley Yao e John Chao, da Taipei con lunghi soggiorni sparsi per il mondo e materializzatisi come Misha nella Grande Mela.
Confido nella fiducia dei lettori ed appassionati di Freak Out nel consigliare l’ascolto di una nuova serie di canzoni d’amore per una novella diva dance-pop, ispirata nelle intonazioni vocali alle fragili e soffocate esecuzioni di chanteuse come Marianne Faithfull di “Trouble In Mind!”, colonna sonora del film di A. Rudolph.
Cantautorato e composizione moderna qui si fanno materia per curiose esecuzioni dissacranti, dall’umore cinico sostenuto da marziali marcette come per l’intro “Scars”; intenti grandiosi e intimi dubbi sopportati da sarcastiche contaminazioni glamour in “Anaconda” si dissolvono apparentemente con la scarica adrenalitica di “Crystal In Love” la composizione che paga un tributo doppio al genio spregiudicato di Daniel Johnston per la composizione scarna ed efficace; per finire nel dejà-vu dell’organetto di “Cruelist Heart” spiritosa con la battuta electro.
Un esordio insomma da sostenere nella stagione estiva dei grandi festival europei prossima ad aprirsi, affollando le platee dei palchi secondari presso cui si esibirà questa band che promette di non tradire le aspettative.
Autore: g.ancora