Per chi ancora non lo sapesse, dietro la sigla Loose Fur si celano tre indie-rockers più “in” della recente storia statunitense: Jeff Tweedy e Glenn Kotche (entrambi membri dei Wilco) oltre che Jim O’Rourke (apprezzato solista/produttore nonché, per qualche tempo, fino a poco tempo fa componente dei Sonic Youth). Dopo l’omonimo esordio, “Born Again In The USA” segna il secondo capitolo della loro estemporanea(?) collaborazione. Come nel caso di un buon cocktail, gli ingredienti in esso presenti, sono facilmente individuabili. Eppure il comun denominatore dell’intera operazione sembra il caro e vituperato rock con ascendenze, talvolta folk e, vagamente, di ricerca.
Segno che i nostri non hanno voluto calcare più di tanto la mano, lasciandosi andare al puro piacere di suonare assieme, come forse non era accaduto in occasione del primo album. Sicuramente pop non è un’accezione che ben si addice ad un siffatto lavoro, però, d’altro canto, bisogna ammettere che il tempo impiegato ad entrare in sintonia con questa manciata di canzoni è relativamente breve.
Un pregio più che un difetto se si tiene in considerazione che, orecchie allenate ad ascolti “alternativi”, non faticheranno a riconoscere i riferimenti qui presenti mentre i neofiti potranno magari risalire alle fonti originali, scoprendo nuovi mondi. Non un disco epocale o che farà gridare al miracolo i “segaioli” delle sette note. A suo modo, tuttavia, questo lavoro trasmette quella sensazione di piacere con cui è stato assemblato e, a conti fatti, è giusto così.
Autore: LucaMauro Assante