Le canzoni di Marco Franzoni e Manuele Zamboni sono dense di significati e ogni frase, ogni accordo, ci guida attraverso racconti inquieti, agrodolci che sanno di vita vissuta, caduta redenzione e tanta realtà in un quadro poetico coinvolgente in cui ci si immedesima con facilità: un esistenzialismo appassionato che si lascia cantare, mai un decadentismo fine a sé stesso.
Un lavoro autorale, dunque, aperto ad ogni pubblico, che s’interfaccia bene con tanto cantautorato italiano, particolarmente quello che dagli anni 70 in poi ha rielaborato in chiave nostrana stili ed atmosfere d’Oltreoceano – in questo caso ci vengono in mente Loy e Altomare – a cominciare dai due singoli presentati in questi ultimi mesi anche attraverso i relativi videoclip: ‘La Signora Marron‘, polverosa, chitarristica, sussurrata allegoria di una perdizione alcolica, e ‘Non Fa Rumore la Primavera‘, ballata spiritual che sa di rinascita repentina e imprevista, un po’ à la Johnny Cash.
Gli arrangiamenti a fuoco, ricchi di soluzioni anche grazie a tromba, sax e violino, con suoni elettroacustici corposi, grezzi, intrisi di jazz, valorizzano la buona voce di Manuele Zamboni nell’ambizioso brano ‘Gesù Tascabile‘, come nella deliziosa coda – quasi valzer – di ‘Controluce‘, e nella reinterpretazione di ‘Vincenzina e la Fabbrica‘ di Enzo Jannacci qui presente in una veste blues e tex mex, che esprime bene la compassione e l’ammirazione per la vicenda dell’operaia, simbolo di lotta come talvolta i protagonisti immaginari delle canzoni sanno diventare, per sempre.
Quando le canzoni di Franzoni e Zamboni guardano all’America ci ricordano un po’ il Cesare Basile degli anni zero, quello post grunge, dei testi in italiano, ma ancor di più sono Giulio Casale per originalità, ed Ivano Fossati per qualità lirica, i termini di confronto che le dieci canzoni del disco ci hanno ispirato.
Il disco lascia un segno nel cantautorato rock italiano di questo inizio 2021; e segnaliamo che è possibile acquistarlo in formato vinile, presso Blufemme StereoRec.
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autore: Fausto Turi