Esistono ancora i cantautori impegnati che parlano degli ultimi, dei diseredati e degli sfruttati? Perché esistono ancora gli sfruttati? Ebbene sì, non solo esistono ancora ma anche gli immigrati e le vittime delle ingiustizie fasciste e poliziesche. Coloro che hanno perso i diritti vitali per condurre una vita serena e decente.
Di tutto questo si occupa Alessio Lega, cantautore anarchico che con “Mala Testa” pubblica il suo sesto disco, a nove anni dal pregiatissimo e splendido “Resistenza e amore” ((Targa Tenco Miglior Opera Prima 2004). La coniugazione di impegno civile e microcosmo personale è un approccio che Lega utilizza anche in questo lavoro.
Lega ripercorre concetti legati ai grandi cantautori italiani, secondo i quali il personale non può prescindere dall’impegno sociale.
Con “Mala Testa” il cantatore salentino ripropone la necessità di resistere alle tante ingiustizie, ma parallelamente continua a mantenere lo sguardo rivolto ai suoi sentimenti e alle sue relazioni affettive. “Mala Testa” (da notare il riferimento al grande anarchico Enrico Malatesta) non ha nulla da invidiare per intensità, scrittura, arrangiamenti musicali e omaggi alla canzone popolare a “Resistenza e amore”.
Nei diciotto brani in scaletta Lega si occupa di chi ha prestato il proprio impegno per gli ultimi come Dino Frisullo, giornalista che si era occupato di migranti e Kurdi (“Frizullo”), dei tanti precari aumentati negli ultimi anni, nei quali speculatori finanziari e liberismo economico hanno strozzato intere popolazioni (“Spartaco”) e degli sfruttati di ieri, le mondine, e di oggi, ancora i precari (“Risaie”).
Lega poi riprende un testo di Ascanio Celestini, “Monte Calvario”, nella quale viene ripresa la metafora cristiana per raccontare la condizione esistenziale dei lavoratori di oggi. La conclusiva “La piazza la loggia, la gru”, scritta per uno spettacolo teatrale, mette insieme in un continuum più reale di quanto si pensi: i migranti sfruttati e derisi, le vittime di piazza Loggia dell’attentato fascista di Brescia del ’74 e il G8 di Genova del 2001.
Lega ci delizia con canzoni romantiche, dense nelle quali l’amore viene espresso con una semplicità ed una genuinità invidiabile.
Esaltante infine “Canzoni da amare”, che Lega ha voluto far cantare a Paolo Pietrangeli. Il cdpack è stato illustrato dal fumettista Matto Fenoglio ed è indicativo il ritratto che fa dello stesso cantautore con ghigno rabbioso che gli trasforma il naso nello stivale italiano.
autore: Vittorio Lannutti