Imbastito interamente insieme alla punk band Linea, La prima volta è il terzo album del cantautore comasco Filippo Andreani, il disco che si porta dentro tante verità e moltissime vibrazioni, mondi, storie, identità e braci mai spente, uno sfoggiare umilmente echi e ricordi che non vogliono andare in soffitta, anzi, rialzano la testa tornando in circolo per non morire mai, per rimanere affissi nelle teste di una certa umanità intelligente.
Diciamo subito che il registrato è tranquillamente il capolavoro di Andreani, un ascolto che fa bollire il sangue e battere forte le tempie, brani che ospitano anche nomi importanti della scena “off” italiana come Sigaro (Banda Bassotti), Marino Severini (Gang), Robi (Atarassia Group), Steno (Temporal Sluts) e aperto da un magone indefinito che è la voce di Adelmo Cervi, voce che già da sola ti strappa il cuore e tutti i ganci fisici di esso.
Ballate, impulsi elettrici, qualche ritmo in levare e qualche cortocircuiti combact sono le gradazioni estetiche di un lavoro da stringere subito dentro le mani, da tenerlo stretto come un amuleto prezioso per l’andare avanti nella vita con la propulsione dello ieri e dei personaggi di cui l’artista Andreani ne rispolvera l’animo e l’emozione che ancora soffiano forte.
E sono quasi tutti qui dentro, Ciampi, Gigi Meroni, Gianni Brera, Stefano Borgonovo, tutte storie che ti lasciano col fiato sospeso come a non disturbare il loro l’andamento sotto il lettore ottico; impegnato nei suoni e pregnante sui testi, La prima volta è il disco che insegna molto, al di fuori del mero ascolto, che da lezioni e compiti a tutti, stolti compresi.
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autore: Max Sannella