E’ il primo nuovo album da oltre un decennio di Belinda Carlisle, ed il suo primo lavoro interamente cantato in francese, rappresenta un radicale cambiamento per la diva pop ed ex front girl delle Go-Go’s. Lavorando con il produttore John Reynolds (U2, Sinéad O’Connor, Indigo Girls, Hothouse Flowers), Belinda ha confezionato un album di pop “tradizionale” che omaggia la grande canzone francese e il pop transalpino degli anni ’40, ’50 e ’60.
Belinda dice che l’album è il risultato di una sua lunga investigazione all’interno della musica francese. “Dopo aver scoperto ed imparato ad amare la musica francese, ho deciso di incidere a modo mio queste meravigliose ed incredibili canzoni cercando d’infondere loro un’intenzione giocosa e un sound contemporaneo”.
Carlisle e Reynolds sono entrati in studio con un vero e proprio dream team di musicisti comprendente Brian Eno alle tastiere, il chitarrista Fiachna O’Braonain (Hothouse Flowers), la virtuosa fisarmonicista irlandese Sharon Shannon (una strumentista che ha saputo fondere nella propria musica reggae, tango e calypso), Julian Wilson (Grand Drive) al piano, Hammond B-3, archi e tastiere assortite e la stella della world music Natacha Atlas (Transglobal Underground) ai cori.
“Volevamo provare di tutto, senza limiti”, dice Belinda. “Dato che questo non è un progetto pop siamo stati liberi di sperimentare. Abbiamo giocato con ogni canzone, provando ogni genere di strumentazione e stili di arrangiamento e tutto ha funzionato splendidamente. L’unica idea precisa che avevo in men te fin da principio era che volevo assolutamente cantare con il supporto di una fisarmonica. A parte ciò non c’è stato alcuna forzatura nel percorrere ogni campo creativo possibile; semplicemente abbiamo giochicchiato con i vari elementi e ci siamo divertiti come pazzi”.
Autore: red.
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