A due anni da All the Ways il duo newyorkese che si riunisce intorno al nome Growing (al secolo Joe Denardo e Kevin Doria, a cui si aggiunge la vocalist e sampler controller Sadie Laska) viene fuori con un altro LP di rumore elettronico, decisamente freak e psyco-techno, con un titolo esplicito: Pumps.
Già incontrati a Bologna nel Netmage 2009, i Growing procedono sulla strada del loro viaggio sperimentale in stile deutsch-elctro, praticamente inascoltabile per chi è fuori da questo giro e sicuramente affascinante pur nella sua incompiutezza per chi condivide i trip sonici di questi “bad boys” della grande mela.
Album di gigantesco apparato elettronico, Pumps ha tuttavia una sua fisicità, anche se il collettivo ripudia la forma canzone per seguire un’ispirazione più libera, che vola verso il rumore puro, a tratti subacqueo e sordo come in Camera 84, o Highlight, a tratti potente e esplosivo come in Short Circuit o Hormone.
Ma i difetti ci sono e si sentono: manca una linea progettuale, manca un concept che faccia l’album, fondamentale quando si rifiuta la forma canzone, manca una linea chiara di ritmi, manca l’obiettivo, che sembra non essere nemmeno pensato per questo lavoro.
Solo Drone Burger e Mind Eraser chiudono l’album elevandosi al di sopra degli altri pezzi e permettendo così di definirli esperimenti riusciti. Ma le promettenti aspettative nate dopo All the Ways non sono state mantenute.
Autore: Francesco Postiglione