Avete presente i Goldfrapp e i Crystal Castles? Bene. Addizionateli matematicamente e otterrete i We Have Band, adorabile trio “disco-rock” (come si definiscono loro stessi) inglese. Oltre a essere noti come band, i WHB sono celebri anche per i loro remix di colleghi celebri come i Gorillaz, i Bloc Party e gli M83. “Movements” è il loro terzo album, dopo l’esordio “WHB” del 2010 e “Ternion” del 2012, piuttosto apprezzato dalla critica.
In generale, se amate il genere danzereccio ma comunque con una sostanza e rimandi al rock anni Ottanta, gradirete non solo questo disco ma proprio il gruppo in generale. Le influenze e e i rimandi in quest’album sono parecchi, come traspare nella tracklist. Si va da pezzi come “Movements”, caratterizzato da un rock melodico che fa pensare ai Foals (tra l’altro la registrazione è stata fatta al Flesh and Bones Studio, regno di Luke Smith, che dei Foals è proprio il produttore), al ritmo incalzante e decisamente più dance di “No more time” e “Someone” e l’electro-pop di “Save Myself”, probabilmente uno dei pezzi meglio riusciti del disco.
In generale, “Movements” è un album che si lascia ascoltare con piacere, anche dai non estimatori della dance rock, da mettere su quando si ha voglia di dare una scossa a una giornata piatta ma anche come sottofondo durante un party o semplicemente quando si ha voglia di ballare. Passando poi a un profilo tecnico, si tratta di un ottimo lavoro, che non smentisce il talento in fatto di musica elettronica dei WHB ma anche la loro voglia di sperimentare sul proprio sound.
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autore: Veronica S. Valli