Il ritorno di una leggenda del rinascimento garage-punk degli anni ’80, come i Morlocks di Leighton Koizumi, non è notizia da passare inosservata. La notizia nella notizia sta nel fatto che questo “comeback” in grande stile si compie grazie al lavoro eccezionale di due tra le più attive e interessanti label indipendenti italiane: Area Pirata e Go Down.
Alla prima va il merito di aver sottratto all’oblio il primo leggendario album della band californiana: quell’ “Emerge” originariamente pubblicato nel 1985 dalla celebre Midnight e rimasto a lungo nella mente e nei cuori degli aficionados del garage-punk.
La seconda, invece, ha deciso di rendere disponibile al pubblico (non solo) italiano l’ultimo eccellente lavoro dei Morlocks: “Easy Listening for The Underachiever”, il disco con cui Leighton Koizumi e soci ritornarono in azione lo scorso anno dopo un’assenza di quattro lustri. Un album stampato in sole 200 copie (su Olde Haat Records) e venduto ai concerti e quindi prontamente esaurito.
Il rapporto con l’Italia di Mr. Koizumi ha sempre avuto qualcosa di speciale. Il suo ritorno sulle scene si deve proprio a un gruppo di amici/fans italiani: Tito & The Brainsucker. Fu la band abruzzese a convincere Leighton a volare nel nostro paese per una serie di concerti nel 2003. Quella felice collaborazione partorì anche un bel disco di cover Sixties (“When The Night Falls”, Ammonia) e segnò l’inizio della rinascita personale e musicale per il carismatico frontman. Una volta tornato negli States, Leighton mantenne la promessa di rimettere in piedi i Morlocks. Con i quali lo scorso anno ha dato alle stampe “Easy Listening for The Underachiever” e tenuto un pugno di gig infuocatissimi lungo la Penisola.
Ma stiamo all’attualità e parliamo di queste belle ristampe. Partiamo da “Emerge”, un classico del garage-punk degli ‘80. Nel 1984 Leighton Koizumi, fresco di rottura con i fantastici Gravedigger V, una teen-band aggressiva ed eccitante, scalpitava per continuare a calcare i palchi di fumosi club di quart’ordine. Reclutati nuovi musicisti – della vecchia band restò con lui solo il chitarrista Ted Friedman – i Morlocks erano pronti per entrare in azione. Come ci racconta lo stesso Leighton nelle note di questa nuova edizione, “Emerge” venne registrato in soli due giorni, in presa diretta (ad eccezione della voce) e rappresenta un assalto di “punk rock puro e non adulterato”. Punk-rock per l’attitudine vibrante e lo-fi, ma profondamente Sixties per ispirazione. Tra gli otto brani cavernosi di “Emerge” solo tre (“In The Cellar”, “It Don’t Take Much” e “One Way Ticket”) sono originali, mentre cinque rappresentano l’universo sonoro di riferimento della band: oscure gemme dei Sixties. Come l’iniziale “By My Side” degli australiani Elois, la lisergica “24 Hours Everyday” firmata dagli Headstones, la non meno intrigante “Judgement Day” degli Esquires, che parte al rallentatore per poi esplodere in un deflagrante R&B, le classicissime “Born Loser” di Murphy and The Mob e “Project Blue” dei Banshee, entrambe in una versione scarnificata e contundente.
Dopo l’uscita di “Emerge” la band raccolse consensi unanimi da una parte all’altra dell’Atlantico, ma ben presto altre “passioni” presero il sopravvento tra i membri della band con il risultato che il gruppo si sciolse dopo avere dato alle stampe il finto live “Submerged Alive”. Di Leighton si persero ben presto le tracce e, a un certo punto, girò la voce che fosse morto per overdose.
Per fortuna non è stato così e lo scorso anno i Morlocks sono ritornati, con una formazione completamente rinnovata. Oggi è la Go Down a pubblicare “Easy Listening for the Underachiever”,
un album che trasuda passione e amore nei confronti del garage-punk. I “nuovi” Morlocks sono meno sporchi e criptici rispetto a vent’anni fa, ma non per questo meno eccitanti.
“Sex Panther” è uno spettacolare mid-tempo con influssi R&B, il vecchio cavallo di battaglia “My Friend The Bird” si apre verso territori oscuri e fumosi, le urticanti “Cat (On a Hot Thin Groove)” e “Just A Little Bit” hanno una forza d’urto in grado di smuovere i sassi.
A completare il quadro ci sono le cover di “Teenage Head”, la splendida cavalcata r’n’r dei Flamin Groovies, e di “Get Out of My Life Woman” (Allen Toussaint), da sempre un cavallo di battaglia della band dal vivo. Questa nuova edizione firmata Go Down presenta anche due bonus-track live – rispettivamente “You Burn Me Out” e “Hate” – e una divertente intervista alla band.
Forti dell’entusiasmo generato da queste due ristampe, i Morlocks saranno in tour in Italia a giugno. Chi, come il sottoscritto, li ha visti in azione consiglia vivamente di non perderli: Leighton Koizumi continua ad essere un vero animale da palcoscenico, degno erede di Iggy, Mick Jagger e Lux Interior, e la formazione che lo accompagna è incisiva e compatta come poche.
Il tour del quintetto californiano rappresenta l’occasione giusta per recuperare questi due lavori. Entrambi sono stati pubblicati in Cd e, per i più esigenti, anche in vinile ad edizione limitata: verde per “Emerge”, rosso sangue per “Easy Listening”. Un motivo in più per celebrare degnamente il ritorno dei leggendari Morlocks!
Autore: Roberto Calabrò
www.themorlocks.net/