Con alle spalle 10 anni di attività artistica e 6 dischi, gli americani Beach House sono ormai una certezza del dream pop mondiale, punto di riferimento di tanti appassionati che ritrovano nelle delicate, malinconiche e romantiche atmosfere del duo formato da Victoria Legrand e da Alex Scally, un Mondo letterario ed armonioso in cui rifugiarsi.
Thank your Lucky Stars è un disco del duo di Baltimora ancora una volta perfettamente riuscito, e sorprende la sua pubblicazione a pochissimi mesi dal precedente intitolato Depression Cerry: sembra chi il gruppo ha inciso contemporaneamente 18 nuovi brani, ed anziché selezionarne i migliori abbia deciso di suddividerli in due album da pubblicare nello stesso anno. Nel nuovo lavoro i toni sono più eleganti, soffusi, ma per il resto il disco prosegue nella scia del capolavoro del 2012 intitolato Bloom, che li fece conoscere al mondo. Ad ascoltare il disco ci ritroviamo a fare i conti con la scrittura dai toni adolescenziali dell’insipida ‘Rough Song‘ e delle splendide ‘All your Yeahs‘ e ‘Majorette‘, col romanticismo fifties crepuscolare con batteria elettronica di ‘Somewhere Tonight‘, con la purezza dei sentimenti in ‘She’s so Lovely‘, le misteriose, sottilmente inquietanti ‘Common Girl’ e ‘One Thing‘, entrambe dai toni pop psichedelici anni 60, la poetica un po’ indecifrabile di ‘The Traveller‘, che rimanda ai Mazzy Star, dei quali i Beach house sono credibili eredi, ed una ‘Elegy to the Void‘ che potrebbe comodamente far parte del repertorio anni zero di Flaming Lips, Blonde Redhead e Mercury Rev.
Quando la voce di Victoria Legrand narra storie misteriose con i toni miti di una favola, ecco che i Beach House riescono a creare emozioni intense, avvolgenti, ed ancor più quando emerge la delicatezza dei sentimenti giovanili; i suoni forse non sempre sono all’altezza, rovinando un po’ l’incanto in qualche frangente mettendo in luce un tastierismo un po’ nudo, ma Thank your Lucky Stars è senz’altro un ottimo disco dream pop destinato a fare innamorare i fan.
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autore: Fausto Turi