È un Hiroshima in versione posti a sedere quello che accoglie Jukka Reverberi e Max Collini, alla presentazione in terra torinese dell’ultima uscita del duo Spartiti, “Servizio d’ordine”. L’atmosfera, aiutata dalla versione insolita del locale, è molto tranquilla e rilassata creando il giusto guscio di quella perla che è questo nuovo sodalizio della musica italiana.
Dopo le importanti esperienze rispettivamente con Giardini di Mirò e Offlaga Disco Pax, Reverberi e Collini decidono di collaborare e danno alle stampe il disco “Spartiti” nel 2014, seguito dall’album “Austerità” del 2016. La loro vena creativa però non resiste e solo un anno dopo ecco in uscita l’EP “Servizio d’ordine” che offre loro una bella scusa per girare ancora nei club d’Italia e a noi un’occasione per assistere ad uno spettacolo che si può definire, nel senso letterale del termine, straordinario. Quella messa in scena all’Hiroshima Mon Amour è un’esibizione di rara bellezza che esce veramente fuori dalla solita concezione di musica dal vivo. Il consueto modo tagliente di raccontare di Collini stavolta è supportato da una band racchiusa in un sol uomo che risponde al nome di Jukka.
Le esperienze giovanili, i primi anni di militanza comunista negli anni’80 e una costante disillusa ironia fanno il paio con atmosfere incredibili create da Reverberi con cinque soli oggetti. Chitarra, computer, mixer, microfono e loop station sono tutto ciò che serve a Reverberi per portare chi ascolta in un luogo lontano e sconosciuto di cui solo lui conosce la strada per arrivarci. Tra i due sul palco, davvero si fa fatica a scegliere da chi farsi trascinare. Da una parte i racconti scritti o scelti da Collini sono un tuffo negli anni della scuola, delle assemblee, dei collettivi e del PCI ed offrono uno sguardo divertente e spunti ironici che è difficile non apprezzare; dall’altra è impossibile non gustarsi la maestria di Reverberi nell’usare la sua dotazione per costruire tappeti musicali degni di una colonna sonora e lasciarsi abbandonare a questi suoni.
Il pubblico dimostra di apprezzare moltissimo quello che questo nuovo duo ha da offrire e gli applausi di sincera ammirazione hanno una durata ed un’intensità particolari in questa serata dove proprio tutto è inconsueto.
Durante l’esibizione si susseguono tutti i brani del nuovo EP accanto ad altri già noti come “Vera”, “Banca locale” e “Sendero Luminoso” intervallati da un divertente aneddoto di Max Collini che coinvolge Cristiano Godano e dal sentito ricordo del suo ex compagno negli Offlaga Disco Pax Enrico Fontanelli.
Degna di nota l’ultima traccia della serata che conclude anche l’EP: “Qualcosa sulla vita” dei Massimo Volume, gruppo che indubbiamente risulta significativo negli ascolti del duo di Reggio Emilia. Non ci poteva essere conclusione migliore per la serata di questa cover che rende omaggio ad una delle più importanti band italiane degli anni novanta con Collini che, dopo aver terminato il testo, lascia il palco ad un Reverberi “on fire” che grazie alla loop station costruisce man mano un finale denso di chitarre che annulla tutti i pensieri e focalizza tutta l’attenzione sulla sua intensissima performance.
Il progetto “Spartiti” è qualcosa di significativo nel panorama italiano che fa incontrare due talenti diversissimi ma fortunatamente complementari. Uno tutto parole e l’altro tutto musica. Questa unione particolare è in grado di creare un live che non può far altro che rimanere impresso perché realmente lontano del solito e dal consueto, per quella che è stata un’unica ma si spera ripetibile esperienza.
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autore: Nicola Bovio