Torna la sfida-collaborazione uomo – macchina, uomo – uomo, macchina – macchina, nomi – pseudonimi!
Torna la sfida e tornano il solito mal di capo e le infinite ricerche affannate, nel tentativo di comprendere il secondo volume di “Reciprocess + / vs.” tra bollettoni di internet, notizie certe e soprattutto non (o mal interpretate!). Nel primo episodio dell’incontro/scontro si fronteggiavano Komet e Bovine Life (“in arte” Fred Bretshneider e Chris Dooks). Oggi il Tete à tete tocca a Stephan Mathieu e Douglas Benford, vale a dire Si-cut.db e Full Swing; nodo incrociante della questione la “double” congiunzione “und.and”. Per quanto ne ho potuto capire la Fallt e la Bip-Hop, ossia le etichette che cooperano al progetto, stavolta ci propongono un misto tra un duello e una collaborazione tra i due contro essi stessi (S. Mathieu and D. Benford Vs. Si-cut.db und Full Swing). Ricordo per chi non avesse seguito il primo episodio e mi spiego meglio, Reciprocess è una saga di lavori indipendenti tra electro-musicians di ambo le etichette, un preciso soqquadro tra mix, scambi di files e d’idee che si capovolgono man mano che il progetto prende forma. Migliore amico dei due artisti, manco a farlo apposta, il computer, indiscusso ed egocentrico protagonista del lavoro. Gli assemblaggi riescono alla perfezione tra tessuti audio/digitali intensi e pizzicati da effettini molto semplici e piacevoli disturbi “noise”. Dall’Hard disk vengono fuori anche melodie minimali a dipingere come in “Octavia.drive”, piacevoli paesaggi che scorrono uno alla volta sul vostro screen-saver. Le contraddizioni non terminano e le predette melodie vengono istantaneamente seguite da trame di districati effetti industriali (non fraintendetemi…sempre molto molto minimali…) come nel caso di “Wissen.sch.nitt”.
Il cartonato fa molto effetto ed è quasi indispensabile per percepire l’“ordinato sottosopra” di Reciprocess. All’interno del libretto gli artisti di turno raccontano la loro esperienza nell’assemblaggio. Mathieu e Benford vengono da percorsi paralleli che si congiungono trionfalmente un po’ come la panna sulle fragole, tra l’altro i due hanno nella 24 ore un curriculum di tutto rispetto e di esperienze accumulate per svariate etichette e ed altre collaborazioni! Poco plastico e molto d’ambiente, durante il work/(re-work) a tratti si nota anche una sorta di dub “alla digitale” ben cotto e con tanto di spiegazione etimologica da dizionario (?), stesso all’interno del libretto. Non ci avrei mai creduto eppure questo secondo capitolo di “Reciprocess” se ne scende una bellezza…
Botta finale ed inaspettata: “Novecento.avocado”, una perla minimal-techno tendente ad un’house vellutata con pompatissimi bassi in omaggio per provare il vostro impianto Hi-Fi nuovo di zecca (beati voi!!). Di nuovo encomiabile il lavoro dei due creatori del marchio Reciprocess, ossia Philippe Petit (Bip-Hop) e Chris Murphy (Fallt) , che da dietro le quinte hanno dato vita ad una curiosa quanto originale realtà.
Autore: Luigi Ferrara