Tutta la stampa newyorkese ha abbracciato con grande entusiasmo il nuovo album Our Nature, uscito su etichetta Nettwerk/Self, Dopo il debutto con The Adventures of Mr. Pumpernickel and the Girl with Animals in Her Throat (2007) e In The Wooded Forest (2009).
Ed effettivamente, anche se Our Nature probabilmente non finirà nei libri di storia della musica, questo terzo disco del duo indie-pop al centro della scena indie di Brooklyn è a suo modo un piccolo capolavoro.
Our Nature è una selezione di brani dolci, freschi, vitali e coinvolgenti che spaziano dall’indie pop, all’elettronica, alla new wave, ammiccando a volte anche al post-rock. Non siamo al sound sperimentale e più ricercato di Lanterns on the Lake o I Break Horses o M83, ma da questi gruppi i Savoir Adore prendono a prestito energia e nuovo sound, convertendolo alle atmosfere più delicate e semplici del pop, come fanno meravigliosamente nel primo singolo Dreamers.
Se non è dunque sound “musicalmente e liricalmente coraggioso” (come NME ha scritto) è però senz’altro “indie pop irresistibilmente melodico” (Nylon), che si avvale di pezzi che guardano al pop-rock di scuola Cranberries (Loveliest Creature, Anywhere you Go, Imagination), o richiamano il pop raffinato anni ’80 di Tears For Fears, Prefab Sprout e tanti altri (Sparrow, Beating Hearts), o addirittura citano certo pop-dance anni ’70 stile Abba (Empire of Light), fino alla vera e propria disco-dance (Speed Bump), o, per converso, al post-rock (come nell’ultima stupenda Sea of Gold). Tante sfumature, dunque, e tante citazioni, ma sempre nel solco del pop melodioso, arioso, sprizzante di energia e di suoni puri, “freschi”, che rendono anche le citazioni più esplicite cariche di una energia nuova.
Strano che tutta questa melodia arrivi da un duo che si fa chiamare Muro (la ragazza) e Martello (Hammer, il ragazzo). Si sente subito nonostante i nomi da band punk la competenza musicale: e del resto i due arrivano da famiglie “musicali”, infatti il padre di Muro era un celebre sperimentatore elettronico e la madre una organist compositrice. Da sola Muro ha imparato anche a suonare il violino ed il pianoforte, mentre studiava canto jazz e cantava in un coro della chiesa insieme alla madre. Hammer invece è figlio di Jan Hammer, celebre tastierista e compositore della Mahavishu Orchestra.
Le due voci alternate, oltre alle infinite soluzioni che spaziano dagli strumenti citati all’uso, temperato e mai eccessivo, dell’elettronica, fanno davvero di Our Nature una perla da conservare, e fanno dei Savoir Adore improvvisamente il gruppo d’avanguardia della nuova scena musicale che cerca di coniugare melodie angeliche con musica alternativa, riuscendo a raggiungere composizioni che sono, semplicemente, senza tempo.
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autore: Francesco Postiglione