Molto pericolosi, questi quattro bikers di Napoli che ci lanciano addosso, a tutta velocità, il loro bolide trash carrozzato di solido metallo cromato, e così, con questo secondo mini-CD autoprodotto in due anni, della lunghezza di 20min e 32sec, diamo il benvenuto ad un gruppo italiano che, senza andare tanto per il sottile, cerca di colmare una debolezza storica della musica italiana, ossia la carenza di valide band nel genere. Come pure i veronesi Hell Demonio l’anno scorso, ma con un approccio addirittura più primitivo e stradaiolo, i Dead Dogs mettono qui in fila 5 tracce di violento sludge e boogie metal in cui le trame chitarra/basso di Alex e Filo, partendo da un classico approccio rabbioso e sfrenato stile Motorhead, ci conducono ad un certo punto oltre, specie nella seconda parte di questo ‘Man or Foreman’, dove finiamo in un assalto suddista iperamplificato e sul filo dell’equilibrio – attenzione: equilibrio ad ogni modo sempre ben tenuto… –, tra Corrosion of Conformity, Sword e i Down di Phil Anselmo. Ed infatti nella terza traccia ‘Southern Soul’ il dischetto decolla da atmosfere trash blues più classiche verso un southern metal più moderno, ed il cantato di Giggi diventa talmente ringhioso, sulfureo ed aggressivo da trasformarsi in strumento contundente, permettendo al gruppo di fare un salto di qualità decisivo. Stessa cosa accade nella successiva, ben fatta, ‘Only Broken Music’. Attendiamo nuovo materiale, da un gruppo così promettente.
Autore: Fausto Turi