Anche quest’anno si rinnova uno degli appuntamenti fissi parigini: la Fete de l’Humanité, dove l’Humanité sta per uno dei giornali storici di sinistra. Come una sorta di festa dell’Unità, anche qui dall’11 al 13 settembre si alterneranno al Parc départemental de La Courneuve (RER B Le Bourget), dibattiti, concerti, mostre e tanto altro.
“Una festa pluralista, aperta a tutti quelli che non hanno che il loro lavoro e la loro pensione per vivere, a tutti quelli che pensano sia possibile costruire una nuova società. Un progetto al servizio dell’uomo e non del profitto”: questa è la festa nelle parole degli organizzatori, ovvero un luogo in cui discutere su come potrà costruirsi una società più giusta, e a discutere ci saranno artisti, intellettuali, attori della vita politica e sociale.
Piatto forte, come ogni anno, saranno i concerti, una cinquantina, e anche quest’anno la programmazione non delude. I protagonisti di questa tre giorni “rossa” saranno artisti francesi e internazionali, grandi nomi a cui si affiancheranno giovani promesse della musica mondiale.
L’evento principale della prima giornata sarà senz’altro il concerto di Manu Chao. Il cantante francese torna in concerto nella capitale francese a tre mesi dall’apparizione al Solidays, il concerto che raccoglie i fondi per combattere l’Aids, e fa capire in che modo sceglie le sue apparizioni. Prima di lui due nomi non proprio sconosciuti: l’indie folk dei Cocoon e il funk blues di Keziah Jones.
Il secondo giorno si svolta verso il rock. Headliner un gruppo che ha scritto la storia dell’hard rock, alla faccia della retorica: i Deep Purple. Prima di loro l’indie dei The Kooks, poi il francese Arthur H e Les Wampas.
Il terzo giorno toccherà tra gli altri a Julien Clerc, Mellino dei Negrésses Vertes.
Ovviamente per non venire meno allo spirito del festival anche il biglietto sarà accessibile alle tasche di tutti: 18 euro per tutti e tre i giorni.
Nei tre giorni si discuterà e molto anche di politica, di letteratura, sport (con la 10km de l’Huma), ci saranno spettacoli teatrali e soprattutto sarà l’occasione per ricordare Jean Jaurès, fondatore de l’Humanité, a 150 anni dalla nascita.
Si parlerà inoltre dei diritti dei bambini a 20 anni dalla stesura della “Convenzione internazionale dei diritti dei bambini”.
Insomma una vera e propria occasione per discutere, riflettere e divertirsi, da non perdere se vi trovate nella capitale francese in quei giorni.
Autore: Francesco Raiola
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