Il cortile del Castello di Vigevano è pieno e l’atmosfera e quella che precede gli eventi più attesi. Sono passate da poco le 22.00, quando Ben Harper, jeans, cappello di paglia e camicia a quadri si presenta sul palco con i suoi compagni di viaggio. Ad accoglierlo è un ovazione tale che testimonia come il seguito di questo ragazzo di Claremont, California, almeno in Italia, sia secondo solo a quello di Springsteen.
Si comincia forte un rock-blues impetuoso e graffiante dalla calda asprezza seventiescon.Una lunga cavalcata che prevede Don’t Give Up On Me Now, Diamonds On The Inside e Spilling Faith.
La band lo segue senza sbavature, in perfetta sintonia con la sua innata capacità di improvvisazione, a far la parte del leone sono soprattuttola la batteria di Jordan Richardson e la chitarra di Jason Mozersky, due dei membri dei Rentless 7.
Dopo questa esplosione di pura energia la band si ritira Harper resta da solo sul palco. E’ arrivato il momento di tirar fuori la Weissenborn, la mitica chitarra suonata sulle gambe e con lo slide:
Number With No Names è una scintilla blues, tanto bella e piena di malinconia, da trasformare questo angolo di Lombardia nella terra di Robert Johnson. Ed è ancora da solo quando intona due ballate sussurrate e intime come Another Lonely Day e Waiting On An Angel, quasi a voler sottolineare che la musica, quella vera, non necessita di orpelli né di effetti speciali .
La band rientra su Suzie Blue un rhythm’n’blues sincopato e saltellante. Dopo una breve pausa è il momento di Better Way che trasmette ancora energia e calore, e Glory And Consequence, in cui trova spazio anche un omaggio agli amici Pearl Jam con Jeremy.
Si chiude con Better Than I Deserve, un pezzo che Harper ricorda di aver scritto a Verona e che viene dedicato a tutti i suoi fan italiani: < <the best crowd in the whole world>>.
Si finisce con il pubblico di Vigevano estasiato che regala ancora applausi a scena aperta con fiori e regali che arrivano sul palco. Ben Harper ringrazia sincero per tutto quel calore e dal palco stringe mani e regala autografi. Alla fine una bella serata di musica calda e appassionante. Cosa chiedere di più ad una serata d’estate?
Autore: Alfredo Amodeo
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