Terzo album in cinque anni per questa stramba formazione francese composta da un cantante, due chitarre, percussioni e batteria e che ha la rara qualità di stupire anche lo scafato ascoltatore di musica noise. Il sound di “Recration”, prodotto da John Congleton (Explosions in the Sky, the Roots, Bill Callahan, The pAper chAse) se è vero che si assesta sull’ormai collaudato noise-post rock stupisce per i cambi di tempo repentino e per le variazioni nei registri stilistici quasi sempre eccitanti ed innovativi.
La band ha un approccio al sound di matrice punk che ha la missione di rompere tutte le regole andando a spaziare in territori pop, mai banale, per tornare alle geometrie del math.
Nelle sonorità di questi dieci brani si riscontrano echi degli ultimi Battles (“Chimera”), convulsioni fugaziane (“Afternoons”) e gli schematismi dei Three Second Kiss (“Wandering cage”). Tuttavia, a prescindere da questi richiami i PT non sono mai domi e scalfiscono con schitarrate lancinanti (“The later reply”), ma riescono anche a coniugare math e post rock (“Demand”).
Affascinano poi le circolarità abbarbicate al noise di “Parents and neighbours” e l’alternanza di noise intenso e le scarnificazioni presenti in “Home truth”. Se capitano dalle vostre parti, non perdeteli, anche perché hanno ormai una rodata esperienza live, dato che vantano già oltre 350 concerti in tre continenti.
Afternoons | Live from Papier Tigre on Vimeo.
Autore: Vittorio Lannutti