Nasce a Baiano, in provincia di Avellino, il collettivo M.A.I.O. (Multimedia Art Irpinian Organism), che domani (sabato 22 dicembre 17.00, presso la Sala Consiliare del Municipio di Baiano) presenta – nel corso del convegno “Maio: mito e media. Identità e culture locali tra tradizione e innovazione” – il primo di una serie di attività e progetti: un calendario/elaborato artistico avente come soggetto la Tradizione del Maio di Baiano, ogni pagina del quale è stata affidata ad un artista. 12 tavole per i 12 mesi dell’anno, senza limiti di tecnica , con il solo vincolo tematico.
A tutti gli artisti coinvolti sono stati forniti materiali multimediali riguardanti la festa (video, foto, documentazione scritta), selezionati dal collettivo M.A.I.O. per consentire agli artisti di esprimersi al meglio sul tema.
Un calendario, edito in 100 copie numerate, che è uno spunto per una riflessione sulla necessità di re-interpretare la tradizione con nuovi i linguaggi della comunicazione: immagini d’epoca manipolate con l’ausilio del digitale, il rito mediato dal punto di vista di una nuova generazione di artisti. Un lavoro sulla rappresentazione, quindi: è infatti la banca di immagini, così come l’archivio, forma simbolica dell’industria culturale contemporanea, delle proprie gerarchie, dei propri percorsi, elemento sensibile ed asettico al tempo stesso.
La festa del Maio, da cui tutto il progetto prende spunto, è una manifestazione folkloristica tipica di quel comprensorio della bassa irpinia che abbraccia i paesi di Avella, Baiano, Mugnano, Quadrelle, Sirignano e Sperone. Ognuno dei sei comuni vanta una propria tradizione che nell’arco dei decenni ha assunto caratteristiche peculiari. La particolare propensione di ogni singolo paese ha fatto sì che la stessa tradizione assumesse risvolti tipici, riflesso del tessuto socio-culturale di cui la festività è spontanea e veritiera raffigurazione. In questo modo è possibile annoverare lo stesso elemento simbolico, l’albero del Maio, riproposto attraverso rituali sincretici sempre contraddistinti e caratterizzanti. Tale usanza, infatti, che si realizza in concomitanza con le celebrazioni commemorative dei singoli santi patronali, incarna della solennità religiosa la parte arcaicopopolare. Avviene così che i sei paesi dell’area baianese rievochino, ritualmente, le gesta dell’anno precedente e di quanto avvenuto in origine, in illo tempore. Una miscela di sacro e profano, in cui la devozione religiosa si sposa con quella mitica, dove un costume chiaramente pagano diventa estrema prova spirituale.
Al convegno interverranno:
– prof. Alfonso Amendola, docente di Linguaggi Audiovisivi presso l’Università degli Studi di Salerno
– dott.ssa Melina Glorioso, presidente del Forum Giovanile – Comune di Baiano
– dott. Tommaso Lippiello, dottorando ricercatore presso il dipartimento di Lingue e Letterature Straniere dell’Università degli Studi di Salerno
– Pier Giuseppe Mariconda, artista multimediale
– Dott. Stefano Perna, ricercatore in Information Design presso l’Università degli Studi di Salerno
– Dott. Pasquale Napolitano, ricercatore in Disegno Industriale presso l’Università degli Studi di Salerno
– Carmine Montella, fotografo e giornalista
– Antonello Tolve, Dottore di Ricerca in Storia dell’Arte Contemporanea della Facoltà di Lettere e Filosofia di Salerno.
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